Dopo l’incontro con Ernesto Olivero di sabato 28 gennaio 2023, in vista della Giornata Mondiale della Gioventù, ci siamo dati un piccolo impegno: scrivere un manifesto dei giovani bresciani, da stampare e distribuire a Lisbona, ai giovani del mondo che incontreremo.
Il messaggio di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, all’indomani dell’incontro avvenuto a Brescia sabato 28 gennaio 2023 con 400 dei giovani bresciani che parteciperanno alla GMG di Lisbona.
COME FARE?
Invitiamo i gruppi che si stanno preparando alla GMG a cogliere l’occasione dell’appuntamento zonale (o locale) di febbraio e marzo per:
- Chiedere ai giovani che hanno partecipato all’incontro del 28 gennaio di raccontare cosa è rimasto del dialogo con Ernesto Olivero;
- A partire dal testo che riportiamo qui sotto e dal racconto dei giovani, chiediamo di provare a scrivere un breve testo, che elenchi e descriva 10 parole che i giovani della vostra zona vorrebbero lasciare agli altri giovani del mondo, a partire dal tema della Pace;
- Queste parole saranno consegnate prima dell’appuntamento di sabato 24 giugno (Pellegrinaggio diocesano in preparazione alla GMG), in modo da costruire (insieme a quelle delle altre zone) un piccolo documento che raccolga le 10 parole dei giovani bresciani per il mondo;
- Al termine del Pellegrinaggio del 24 giugno una rielaborazione di quanto raccolto verrà riconsegnata ai giovani presenti, impaginata e stampata, per essere diffusa alla GMG di Lisbona.
La pace non è una bella parola: è fatica, è sudore, è lotta.
A cominciare da se stessi, a cominciare dalla determinazione a “disinfettare” se stessi da ogni tentazione di divisione e di conflitto.
La via della pace vera passa attraverso l’incontro dei cuori.
Con l’energia di chi vede vicino l’abisso, chiediamo a chi ha il potere di decidere a nome dei popoli: imboccate la via della pace.
A nome di noi cristiani, papa Francesco non si stanca di chiedere al Signore di mostrarla a tutti: ebbene, ognuno di noi faccia il primo passo su di essa.
Non ci facciamo illusioni, proprio perché sappiamo che “pace” non è una parola: richiede elaborazione, digestione, sradicamento dell’odio, purificazione della memoria, riconoscimento delle diversità, ricerca comune di una intesa nuova.
Non ci facciamo illusioni: la pace non è e non sarà cosa di un giorno, sarà un impegno costante, e non solo per chi avrà la capacità di negoziarla, ma per le generazioni che verranno.
Non ci facciamo illusioni: i cristiani hanno i piedi ben piantati per terra, anche se il loro sguardo è fisso al cielo, perché il Signore non delude la nostra speranza.
Mentre noi scriviamo malamente la storia, Lui silenziosamente la porta avanti con progetti di pace.
(Ernesto Olivero)