Il Centro Oratori Bresciani ha partecipato all’edizione 2024/2025 del bando “Una mano a chi sostiene” promosso da Fondazione Cattolica.
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Di seguito la sintesi del progetto:
- Ambito d’intervento: Educazione Istruzione e Formazione
- Il bisogno al quale il progetto intende rispondere: Ogni estate circa 11.000 adolescenti scelgono di mettersi a disposizione come animatori dei Cre/Grest e dei campi estivi proposti dagli oratori della Diocesi di Brescia. Di questi buona parte sono alla loro prima esperienza di servizio. Si ravvisa quindi la necessità di accompagnare i giovani volontari con specifici percorsi formativi, volti a fornire elementi base dell’animazione e le abilità utili alla relazione e alla cooperazione.
- Il territorio interessato: Regione Lombardia – Provincia BS
- L’idea progettuale in sintesi: Be ready nasce dall’idea che ciascuno deve essere preparato ad affrontare le sfide dell’oggi, nel contesto in cui opera e agisce. L’obiettivo del progetto è quello di permettere agli adolescenti (e alle figure adulte che li accompagnano) di arrivare all’appuntamento dei Cre/Grest con le competenze e la preparazione per affrontarli al meglio. Si desiderano quindi offrire occasioni qualificate di formazione, approfondimento e condivisione relative alla relazione educativa, alla scelta e all’utilizzo di metodologie e strumenti adeguati, alla gestione di un gruppo e al team working. A tal proposito, si intende realizzare durante l’anno scolastico 2025-2026: 1) la proposta di 20 percorsi di formazione (di 3 incontri ciascuno) attivati in punti strategici del territorio provinciale; 2) una full immersion formativa residenziale di 3 giorni, rivolta a 40 adolescenti; 3) la proposta di 2 appuntamenti formativi dedicati agli educatori e ai coordinatori dei Cre/Grest. 4) Un Happening conclusivo.
- Punti di forza del progetto: Be ready consente di valorizzare la disponibilità alla partecipazione attiva, la sensibilità sociale e l’attitudine educativa degli adolescenti. Risultano inoltre particolarmente rilevanti: 1) l’alto numero di giovani destinatari delle proposte; 2) la capillarità e diffusione sul territorio provinciale; 3) la ricaduta diretta nella vita delle comunità locali e nell’esperienza dei giovani coinvolti.