Non di rado nell’attività degli oratori ed, in particolare, in quella dei Grest viene fatto utilizzo di musica riprodotta (su e con qualsiasi dispositivo). La normativa italiana in materia (in continua evoluzione) dal 2017 ha consentito alla liberalizzazione della gestione dei diritti d’autore (non più solo la SIAE!), liberalizzazione che – in questo caso – ha acuito la già complessa procedura per un corretto pagamento dei “diritti connessi”.
Il quadro per una opportuna gestione della musica (e per evitare di incorrere in multe spesso salate) è articolato.
La tutela degli autori ed editori è garantita da due società: se durante l’attività ordinaria o i Grest verranno utilizzate musiche è necessario stipulare con entrambe le società – qui trovate gli accordi stipulati da entrambi con la CEI per il 2025 – sulla base del numero di abitanti per parrocchia:
- SIAE (annuale musica di sottofondo)
- SIAE (manifestazioni gratuite o a pagamento)
- SOUNDREEF (annuale o pluriennale musica di sottofondo e concertini) e (modalità per l’acquisto).
Ad ulteriore integrazione si ricorda la necessità di corrispondere anche ai fonografici parte dei diritti connessi. Fonografici, che a loro volta, sono rappresentati da SCF e, analogamente da Nuova IMAE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori).
Quanto dovuto a SCF e Nuova IMAE potrà essere corrisposto direttamente alla SIAE, che ha mandato di riscossione.
E’ opportuno ricordare che il mancato pagamento dei diritti di autore sia a SIAE che agli altri organismi di gestione comporta l’irrogazione di sanzioni amministrative, possibili soprattutto durante i periodi del Grest, di spettacoli pubblici di cui viene data diffusione attraverso stampa e web, etc.
La disamina completa della normativa, predisposta dall’Ufficio per i Problemi Giuridici della CEI, si può trovare QUI.